La vita invita, talvolta obbliga, a rinnovarsi, rimettersi al mondo cambiando se stessi e le cose intorno. Un po’ come la primavera, con il suo mutare dalle giornate più buie a quelle più luminose, dai colori più scuri a quelli più vivaci e vari.
Ognuno è chiamato a ricominciare più e più volte nella vita, a causa di un dolore, di un cambiamento o di un obiettivo che chiama al suo raggiungimento. La possibilità di rimettersi al mondo è data ed è una continua opportunità per rinascere ma nonostante la capacità e predisposizione alla rinascita ed alla trasformazione, «passare sopra la propria vita senza addentrarvisi può accadere con molta facilità» afferma Zambrano, una delle voci più significative della filosofia contemporanea.
Il rischio, in una vita che sfugge velocemente, è di vivere non pienamente, in un tempo che scompare prima che che si riesca a cogliere.
La consapevolezza di ciò che accade è quello che permette di vivere l’occasione del tempo dato, che non è necessariamente un tempo straordinario, ma è comunque un tempo in cui conta la capacità di accorgersi che la vita non è mai banale, senza dar niente per scontato.
Bloccarsi senza speranza, sopravvivendo nell’insoddisfazione, disinvestendo dalle proprie capacità, restando spettatori della propria vita magari pieni di rimpianti, rappresenta ciò che porta, se non ci si ferma, a lasciarsi travolgere dal tempo senza che se ne possa cogliere l’essenza.
Rimettersi al mondo più e più volte è difficile e spesso doloroso, necessita di dover rischiare, di trovare ed affidarsi ad un coraggio che seppur ridotto, è ciò che permette di fare come la fenice che risorge dalle proprie ceneri.
Mettersi in discussione significa cogliere la possibilità di rimaneggiare la materia che si ha tra le mani, ovvero la propria esistenza, osservando da un punto di vista sempre diverso, ascoltando le sensazioni, i desideri e le domande che sorgono in ogni momento. Ascoltarsi ed ascoltare il mondo intorno a sé dà la misura di ciò che si può cambiare di sé per adattarsi sempre più ai cambiamenti che la vita propone.
L’essere felici ha a che fare anche con l’accettare i limiti, convogliando le energie in ciò che è possibile cambiare e che è davvero importante. Rimettersi al mondo è frutto di tante azioni che oscillano fra il dischiudersi dell’esistenza e lo stare nell’ignoto.
Si può imparare dalle piante, dai fiori, che in questo periodo insegnano che, nonostante un rigido e faticoso inverno, ogni primavera si può ricominciare con una nuova esplosione di colori e di odori.
Claudia Bonari