Trova il tuo ritmo!

La musica è riconosciuta da tutti come una fonte di benessere e piacevolezza, considerata un’arte fin dall’antichità, si tratta di un codice, un linguaggio universale, presente in tutte le culture della storia dell’umanità.

Numerose ricerche confermano che il feto risponde a stimoli sonori e rumori sin dal sesto mese di gravidanza e che l’influenza dell’esperienza musicale prenatale continua anche dopo la nascita. È proprio la voce materna l’elemento di continuità con l’esperienza musicale precedente, è una sorta di ponte tra il mondo intrauterino” e la vita extrauterina. Il canto materno svolge un’influenza significativa e ampia interessando l’ambito relazionale, emotivo, attentivo e cognitivo.

L’esperienza musicale, quindi rappresenta, una delle prime esperienze in cui si è immersi sin dai primissimi momenti della vita e che ha un profondo valore relazionale, di stimolo, di crescita e conforto. La musica produce effetti sul nostro corpo, origina un’esperienza emozionale, coinvolge la mente, risuona in tutto il corpo.

A cominciare dagli anni Venti sono state effettuate ricerche e studi riguardanti l’effetto della musica sul Sistema Nervoso Autonomo (SNA) da cui dipende la funzionalità e l’attività di molti organi e apparati, tra cui la frequenza cardiaca, respiratoria, la sudorazione, l’attività gastrica, la tensione muscolare e l’attività endocrina. I risultati concordano che la musica influenza processi corporei come: accelerare o rallentare il metabolismo e la frequenza respiratoria, abbassare la pressione sanguigna, ridurre o ritardare la fatica fisica e lo stress.

Le origini dell’uso terapeutico del suono e della musica risalgono agli albori dell’umanità. Già Platone sosteneva che “la musica era per l’anima ciò che la ginnastica era per il corpo”.

La musica come terapia viene impiegata in molti campi della salute, dopo un’attenta formazione da parte del terapeuta che la utilizza nella sua pratica clinica. “La musicoterapia è l’uso della musica e/o degli elementi musicali (suono, ritmo, melodia e armonia) in un processo atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l’apprendimento, la motricità, l’espressione, l’organizzazione e altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive. Mira a sviluppare le funzioni potenziali e/o residue dell’individuo in modo tale che questi possa meglio realizzare l’integrazione intra- e inter-personale e di conseguenza migliorare la qualità della vita grazie a un processo preventivo, riabilitativo o terapeutico”. La musica è il mezzo che viene utilizzato in questa terapia. Essa è fonte di espressione, di condivisione, di sostegno e contenimento delle emozioni, dei pensieri che non sempre vengono espressi verbalmente.

Nelle condizioni di sofferenza, di fragilità si può esser portati a chiudersi in se stessi, rifiutando la condivisione dei propri sentimenti e delle proprie emozioni con gli altri. Ma il suono a seconda della tonalità e della frequenza influenza il cervello e le risposte dell’organismo. E può arrivare a favorire l’espressione di quello che viene celato e trattenuto a livello verbale.

La musica ha anche una funzione autoregolatoria delle proprie emozioni e può essere utilizzata per cambiare, mantenere o rinforzare emozioni e stadi d’animo o per rilassarsi.

Trovare la propria strategia nell’ascoltare la musica rappresenta un’opportunità di benessere che ognuno di noi può concedersi in ogni luogo e ad ogni età!

Claudia Bonari

Buonalaprima…

È stato un successone, il concerto organizzato con la Montecatini City Band e il teatro Buonalaprima di Buggiano: buona la prima, ci auguriamo di poter replicare quanto prima la piacevolezza della serata, dove insieme a Edith Alberts, Serena Carradori, Alice Innocenti, Stefano Baragli, Gabriele Bocaccorsi, Mattia Lenzi e tutti gli orchestrali, ad essere protagonista è stata la voglia di solidarietà.

Voglia di Vivere ringrazia!

Sandra Marliani

La grafica di tutto quanto ci riguarda – brochure, cataloghi, pubblicazioni di vario genere – è stata realizzata da lei, Sandra Marliani.

Dopo la maturità artistica conseguita all’Istituto Policarpo Petrocchi di Pistoia, ha prima iniziato il praticantato professionale presso prestigiose aziende sul territorio, per poi consolidare la propria esperienza collaborando come libera professionista con vari studi e organizzazioni pubblicitarie.

Dal 1995 lavora in proprio, e a garantire per le sue competenze parla il prestigio dei suoi committenti, che si affidano con fiducia alla sua esperienza. Eccone i principali: Confcommercio Pistoia e Prato, Ascom Servizi, 50&Più, Ente Bilaterale Turismo Toscano, Omnia Formazione, Consorzio Turistico Città di Pistoia, Azienda Promozione Turistica Montagna Pistoiese, CNA, Confesercenti, Biblioteca San Giorgio, Bilblioteca Forteguerriana, SIDO Milano Società Italiana Dentisti Ortodontisti, CIA Pistoia, Fondazione Jorio Vivarelli Pistoia, Lions Club International, Comune di Pistoia, Tennis Club Pistoia, Antologia Viaggi Pistoia, Moka Jenne Pistoia, MedCare Italia, Frati, cui si aggiungono vari clienti privati.

Poi ci siamo noi, Voglia di Vivere!

Contatti: www.studioci.it, info@studioci.it

ANNO NUOVO…

Alcune persone vivono l’attesa e l’arrivo delle festività come un periodo di spensieratezza, mentre per altre è fonte di preoccupazione e di sentimenti spiacevoli. 

Quando sono vissute come un periodo felice e di riposo per stare con gli affetti, portano anche con sé la sensazione di trascorrere troppo velocemente. Dunque poi, ci riaffacciamo alla quotidianità con la routine e la sensazione di essere già stanchi o addirittura depressi.

Il rientro alla normalità può significare anche spavento per gli impegni che attendano nel nuovo anno e che, magari, sono stati rimandati fino a quel momento. 

Che cosa può aiutare, allora, a ricominciare con piglio giusto? Una possibilità è il pensare che una fine apre ad un nuovo inizio! L’avvicinarsi della primavera, le giornate che si allungano, la vita che si dischiude nella Natura. Per quanto poi possa spaventare, la quotidianità rappresenta, però, anche una possibilità di ritrovare i propri ritmi biologici che, durante le festività, si possono essere alterati. 

Per trovare un’alternativa alla tristezza, ci si può dare una spinta cercando nuovi obiettivi e facendo cose piacevoli. Obiettivi raggiungibili, piccoli, in modo che, una volta conquistati, l’umore possa beneficiarne. Concentrarsi sul presente e coltivare la speranza rappresenta un’opportunità per dare un’alternativa alla tristezza che dopo le feste può aleggiare nella nostra vita. 

L’inizio di un nuovo anno può essere un buon momento per provare a dare un “taglio nuovo” alla propria vita e cercare di capire cos’è che preoccupa così tanto. 

Per molte persone, il rientro alla vita di tutti i giorni dopo le vacanze rappresenta una vera boccata d’aria fresca. Per altri può essere una fonte di tristezza per il periodo di feste che si è chiuso, di calore, luci colorate, clima di festa,…

Un buon obiettivo potrebbe essere, quindi, quello di provare ad essere ogni giorno sereni, cercando di goderci al meglio le nostre relazioni, i nostri spazi. Provando ad esser felici prima ancora che sfiduciati.

Però son tutte belle!

Una sola foto uscirà vincitrice, è inevitabile, dal momento che l’intento della mostra allestita al negozio Coop di Pistoia – dove si vedevano esposte sia le immagini in concorso alla seconda edizione di “Sento, vedo, racconto. Il ritratto della salute”, sia altre scattate dal Gruppo Fotografico Fornaci durante la Camminata in Città dello scorso ottobre – era proprio quello di raccogliere anche l’opinione di una giuria popolare: per il momento non sveliamo quale è stata indicata come la preferita, e per saperlo (insieme all’esito espresso dalla giuria nominata) dovrete essere con noi sabato 14 marzo. Un po’ di sana suspense è d’obbligo, in queste circostanze!

Intanto, però, una cosa è da farla sapere: una nostra riflessione.

In un mondo che sembra essersi ormai assuefatto alla brutalità, attraverso il concorso Voglia di Vivere ha voluto lanciare un messaggio di incoraggiamento a guardare ciò che nel mondo può esserci di bello, e che ci aiuta a star bene: ne è venuto fuori un piccolo mondo variopinto, in cui ogni persona ha potuto portare un personale modo di intendere il “ben-essere”, e che ha innescato una preziosa reazione a catena di emozioni positive nelle persone che si sono soffermate a guardarlo – quel piccolo mondo – facendolo diventare un momento di “ben-essere” attraverso gli stati d’animo che ha generato. Diciamo che si è creato una sorta di contagio positivo, che ha invogliato ad aggiungere un commento al numero della foto scelta, dimostrando che se qualcuno si prende la briga di accender la miccia del bello… forse ciascuno di noi potrebbe essere invogliato a frugare nel proprio io a cercare la sua parte migliore, magari facendolo con l’animo sereno di un fanciullo. Ecco perché, fra i commenti di apprezzamento che hanno accompagnato alcune schede, abbiamo scelto di raccontarvene subito uno, che semplicemente dice: “Foto scelta da un bambino”.

L’energia della musica

È poco comune avere la percezione esatta sulla positività della musica, sul quel potere benefico generato dalle note per il semplice fatto di ascoltarle. Difficile immaginare un mondo senza musica: è energia allo stato puro, è forza interiore che si scatena al ritmo di suoni volteggianti nell’atmosfera e la cui melodia si dissolve generando stati d’animo positivi, capaci di riconciliare lo spirito con la grandezza dell’Universo. Appagando la ricerca di armonia cui – spesso inconsapevolmente – ci rivolgiamo, la musica rappresenta molto più di un momento di svago: è immancabilmente linfa per l’anima, si tratti di una composizione lirica come di un ritmo appena accennato non importa, ciò che conta è che per ciascuno esiste il ritmo più adatto a scatenare le emozioni, ogni persona ha la sua… “musica gemella”. Basta capire quale sia e il gioco è fatto!

 

Intanto… Voglia di Vivere si è gemellata con la Montecatini City Band e il Teatro Buonalaprima: per dar vita a una serata che va oltre le note: un aperitivo nel foyer per scaldare gli animi e poi… a tutta musica, moltiplicando il piacere dell’ascoltarla con la condivisione di uno spettacolo divertente, che amplifica i benefici con quanto ricavato, devoluto all’Associazione per sostenere i servizi abitualmente assicurati ai pazienti oncologici.

Repliche in vista? Chissà…