Dubbi tempestosi

Sveliamo o non sveliamo? Questo il dilemma che ci tormenta! Noi sappiamo già come sono andate le cose ai concorsi “A tavola con la tradizione. In cucina fra le sponde del Mediterraneo”  e “Sento, vedo, racconto la Camminata che vorrei”, e non ci dispiacerebbe raccontarvelo. Però… non pensate anche voi che lasciare un po’ di suspense intorno ai risultati concorra a generare un’aura di fascino misterioso?

Quindi, se il voto della giuria popolare potete vederlo subito dalla pagina Facebook di Voglia di Vivere (per le ricette clicca qui, per le foto clicca qui), per conoscere l’esito finale con il giudizio delle giurie ufficiali dovrete invece attendere… cosa? vi starete chiedendo.

Lasciateci ancora civettare un po’, ci proviamo gusto a far le misteriose! Tanto sapete bene che, come sempre, stiamo lavorando per svelare i misteri in modo che diventi un momento da ricordare.

 

 

 

 

Cammini di parole

Quello che ci avviamo a intraprendere è un nuovo cammino, che ci avvicina all’uso di uno strumento che ci supporta nella scoperta del nuovo, del nostro nuovo. Il laboratorio letterario ha proprio questo scopo, ovvero alimentare la già rigogliosa “comunità del benessere” attiva in Voglia di Vivere con un nuovo tassello, che darà ulteriore vigore e colore alla bella realtà cittadina.

Perché il laboratorio letterario? Lo abbiamo già raccontato in altri articoli, argomentando sia i motivi che ci hanno indotte a volerlo sia i benefici che può assecondare nelle nostre emozioni. Amiche e amici di Voglia di Vivere, non resta che prendere carta, penna e… mettiamoci pure il calamaio, per iniziare questa nuova avventura!

  • Dove: non appena sarà possibile organizzare gli incontri in presenza, lo faremo alla sede di Voglia di Vivere. Nel frattempo ci troveremo sulla piattaforma GoogleMeet.
  • Quando: abbiamo pensato a un ciclo di 4 incontri di circa 90 minuti ciascuno, con cadenza quindicinale (perciò della durata complessiva di 2 mesi), terminato il quale ne inizierà un altro, e così via. A cambiare sarà il tema trattato in ogni ciclo, e se ci prendete gusto potete partecipare… all’infinito. In fondo, la continuità è una prerogativa di tutti i servizi offerti da Voglia di Vivere.
  • Come partecipare: è facile, basta telefonare o scrivere in Associazione (0573 964345, vogliadivivere@vdvpistoia.org) e prenotarsi. Le iscrizioni per le socie e i soci Voglia di Vivere sono gratuite, per gli altri sarà richiesto un piccolo contributo.

Le camminate fanno parte di noi, anche quando si tratta di cammini fatti di parole: noi siamo pronte a partire, come sempre insieme!

 

L'emozione non ha voce...ma è proprio così?

L’EMOZIONE NON HA VOCE…ma è proprio così?

Il titolo della canzone di Adriano Celentano offre un invito perfetto per riflettere insieme sulla ricchezza della nuova iniziativa proposta da Voglia di Vivere con l’Atelier della Parola.

 

Chi di noi non ha mai, almeno solo provato, a tenere un diario che raccogliesse le proprie emozioni ed i propri pensieri come un consigliere silenzioso e fidato?

 

Quello che per molti è nato come un passatempo adolescenziale, in realtà rappresenta uno strumento potente. Permette di entrare in contatto con sé stessi, elaborare i vissuti, anche quelli traumatici e poterli leggere sotto una nuova luce.

 

Cosa rappresenta la scrittura…

 

“La scrittura non è magia ma, evidentemente, può diventare la porta d’ingresso per quel mondo che sta nascosto dentro di noi. La parola scritta ha la forza di accendere la fantasia e illuminare l’interiorità”, questo sosteneva Aharon Appelfeld, scrittore israeliano.

 

Numerosi studi scientifici riportano che nel momento in cui cerchiamo di dare un nome ed un significato alle emozioni, stiamo attivando le funzioni della neocorteccia. Questo ci aiuta a decifrare quello che è il linguaggio più antico del nostro corpo.

 

Lo psicologo statunitense J. Pennebaker, attento studioso della “scrittura espressiva” sosteneva come questa fosse un potente strumento di guarigione. Permette infatti di far esprimere la parte più profonda di sé, sviluppando la capacità di osservarla con maggiore equilibrio e distacco emotivo.

 

Non dobbiamo aspettarci, tuttavia, effetti immediati. Dobbiamo lasciar il tempo di far emergere e lasciar sedimentare. Dopo qualche ora o al più qualche giorno, i benefici ottenuti si faranno ben sentire, diminuendo i livelli di stress e migliorando lo stato e la percezione di salute globali.

 

La guida esperta di Alessandra saprà accompagnare in questo viaggio dentro di sé, di ascolto del proprio corpo e dei propri pensieri. Facendo tesoro di quello che emerge nel qui ed ora lo potremo poi riformulare in una nuova forma. Sarà importante rispettare i propri tempi e le proprie modalità per accostarsi a quei vissuti che emergeranno in questa possibilità nuova e diversa che sa tanto di libertà.

 

Claudia Bonari