Buon calendario!

Lo si dice più per scaramanzia che per convinzione, quel “Buona fine e miglior principio!” che in queste giornate di festa si propone con le migliori intenzioni per augurare che l’anno vecchio termini bene e, ancor di più, che il nuovo possa portare tante belle cose.

Un augurio rivolto con affetto, pur senza troppa convinzione perché consapevoli che – purtroppo – lo scoccare della mezzanotte non farà cessare alcun tipo di conflitto. Però, per le piccole cose ciascuno può mettere almeno un po’ di buona volontà, così che da qualunque gesto, a cominciare da quelli apparentemente insignificanti, possa generarsi quel “miglior principio” che tanto auspichiamo.

Auguriamo perciò a tutte e tutti di trovare la propria serenità interiore, ricordando che il semplice porgere la mano rappresenta già, di per sé, una piccola rivoluzione. Noi volontarie lo sappiamo bene, perciò abbiamo accolto con gioia la scelta del quotidiano La Nazione di dedicare al volontariato un calendario, a scandirne il valore giorno dopo giorno: e anche Voglia di Vivere ci sarà nel calendario “Un anno coi volontari” che sabato 30 dicembre sarà regalato con il giornale.

Questo l’articolo in cui Agnese Pini – direttrice delle testate di quotidiani editi dal gruppo Monrif – racconta i motivi che hanno portato alla scelta di valorizzare il volontariato.

 

 

 

Il Tumore della mammella: un percorso integrato nella Breast Unit di Pistoia

Scritto da Daniela Ponticelli, giovedì 14 dicembre  2023

È anche nell’ottica di una sempre maggiore integrazione tra Territorio e Ospedale che nei giorni scorsi si è svolto un incontro tra i professionisti della Breast Unit del San Jacopo, il percorso dedicato alle pazienti con patologia senologica, e i Medici di Famiglia delle AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali) di Pistoia, Quarrata, Agliana, della Montagna Pistoiese e di Monsummano. 

Le donne accedono alla Breast Unit, specializzata nella diagnosi precoce e nella cura del tumore al seno, attraverso i centri screening e/o indirizzate dai Medici di Famiglia. L’incontro è stato introdotto dal dottor Luis Sanchez, direttore della struttura operativa complessa di Chirurgia Senologica, che ha affermato: è molto importante avere centri specializzati con gruppi multidisciplinari per rispondere più tempestivamente e aumentare così le possibilità di guarigione e di sopravvivenza“. La struttura operativa di Chirurgia Senologica, diretta dalla dottoressa Maria Sciamannini ha infatti il suo punto di forza nell’integrazione tra staff medico e infermieristico esperto. La referente Angelica De Luca sottolinea l’importanza del fatto che le pazienti sono accompagnate e seguite nell’intero percorso di malattia: dalla diagnosi, alle terapie e ai follow up.

“Il tumore della mammella – ha spiegato la dottoressa Sciamannini (nella foto durante una seduta operatoria) – è una patologia molto complessa: non esiste un solo tumore al seno ma ne esistono molti tipi che differiscono anche a livello molecolare. Ciascun tumore va identificato in modo corretto, affinché si possa stabilire la terapia più mirata ed efficace. E’ quindi fondamentale che i vari specialisti si confrontino tra loro per definire insieme un percorso diagnostico-terapeutico personalizzato.

Una donna trattata in una Breast Unit non deve andare personalmente alla ricerca del radiologo, del chirurgo, dell’oncologo e perdere tempo prezioso per riportare tutte le informazioni, perché nella Breast Unit è l’equipe multidisciplinare, che definisce e organizza, di volta in volta, gli esami diagnostici e i trattamenti. Questo facilita molto in una fase che già di per sé è molto difficile da affrontare perché dopo una diagnosi di tumore la paziente è afflitta dalle preoccupazioni, dall’ansia, dalla paura del tumore e delle terapie, quindi il suo percorso va semplificato al massimo, guidandola e accompagnandola nella varie fasi di cura”.

I servizi e i professionisti della Breast Unit anche se non sono fisicamente vicini lavorano come una entità unica.

Ha aggiunto Sciamannini: “Tante sedi, un’unica squadra: ogni settimana ci incontriamo per discutere tutti i casi clinici e si collabora quotidianamente; nello stesso tempo le donne pistoiesi e della Valdinievole sono sottoposte alla maggior parte delle visite e delle terapie nelle sede più vicine al loro domicili”.

Fondamentale è infine la partecipazione attiva delle Associazioni di Volontariato che supportano le pazienti con numerosi progetti e servizi (offrono anche a donne sole la possibilità di essere accompagnate a eseguire esami diagnostici e terapie). A questo proposito all’incontro è intervenuta anche Deanna Capecchi, presidente dell’associazione Voglia di Vivere, che offre un considerevole e prezioso contributo alla Breast Unit di Pistoia.

Ogni professionista (radiologi, anatomopatologi, chirurghi, oncologi radioterapista, infermiera case manager) nel corso dell’incontro con i Medici di Famiglia ha esposto informazioni di carattere scientifico e modalità di accesso al proprio servizio in particolare oltre ai dottori Sanchez e alla dottoressa Sciamannini: il dottor Federico Spolveri per quanto riguarda la chirurgia ricostruttiva, l’oncologo dottoressa Miriam Ricasoli, il direttore della struttura operativa complessa di Radioterapia dottor Marco Stefanacci, il direttore della struttura operativa di oncologia medica del S.S. Cosma e Damiano la dottoressa Ilaria Pazzagli e i direttori delle strutture di radiologia senologica della Valdinievole e di Pistoia rispettivamente i dottori Claudio Guerra e Sara Frati.

 

Molto più che un abito bello

È bello tutto ciò che piace, che ci fa sentire bene e che sentiamo nostro perché ci rappresenta. Diciamo che è un qualcosa che va oltre la “moda” in quanto cosa che riguarda soltanto noi, il nostro modo di essere più profondo.

Non vogliamo con questo banalizzare la moda, ci mancherebbe, ma semplicemente affermare che quando ci troviamo ad assistere a una sfilata di moda dobbiamo già mettere in programma di poter vedere sia abiti che ci piacciono molto – e che immaginiamo di poter indossare con piacere – sia abiti che non si addicono alla nostra personalità. Ma…

Ma non dimentichiamo che la moda esercita sempre un forte potere attrattivo, ha il potere di generare l’incanto della favola stimolando un immaginario che porta a librarsi nel sogno di sentirsi più belle. Ha in questo senso, un potere terapeutico che – come accaduto ad alcune ex pazienti oncologiche che frequentano Voglia di Vivere – aiuta a sostenere la gioia di sentirsi bene.

Domenica 3 dicembre 2023, organizzata da alcuni commercianti della Associazione Galleria Nazionale, si è tenuta una sfilata di moda che ha avuto come modelle anche alcune ex pazienti che con la loro presenza hanno testimoniato che… dopo il cancro la vita può continuare a essere vissuta con pienezza.

Qui il servizio di Gina Nesti dedicato all’evento da TVL

 

Se cambia la prospettiva

Dipende tutto da come ci poniamo verso il mondo, persone e cose le percepiamo secondo la predisposizione ad accoglierle o a rifiutarle.

È il solito vecchio discorso su come vediamo il bicchiere: mezzo pieno, o mezzo vuoto? Discorso che riproponiamo stimolate dalla splendida foto che vediamo qui accanto. Certamente – almeno le lettrici di Pistoia e dintorni – non faranno fatica a riconoscere il luogo in cui l’immagine è stata scattata, il corridoio che funge anche da sala di attesa per la mammografia. Un luogo che rimane piuttosto squallido – nonostante alcuni tentativi per umanizzarlo con qualche accessorio – e che appare ancor più misero per il senso di timore che ci accompagna quando siamo in attesa di… farci strizzare le tette: non per la strizzata in sé, naturalmente, bensì per l’esito dell’esame.

Foto Laura Pelagatti

Tornando alla foto in questione, si resta sorprese nel vedere come l’ambulatorio di via della Quiete possa apparire in tutt’altra veste: intrigante, possiamo azzardaci a dire, per il gioco di ombre e colori che lo racconta rendendolo accogliente, addirittura benevolo. Autrice di questo scatto straordinario è Laura Pelagatti, fotografa ben nota per la naturale propensione a “cogliere l’attimo” facendolo diventare storia importante, un racconto tanto sensibile quanto articolato di emozioni profonde. A dirglielo lei si schernisce, affermando che è stata solo fortunata a trovarsi lì con la giusta luce: cosa certamente vera, ma che è solo uno degli elementi nella composizione, insieme a sensazioni e capacità tecnica.

Più volte Voglia di Vivere ha parlato di fotografia come strumento di benessere che passa trasversalmente a occhi-cuore-spirito, tanto che il concorso “Sento, vedo, racconto. Il ritratto della salute” fu ideato proprio per questo, nell’intento di stimolarne l’uso come strumento narrativo, per immagini in questo caso: perciò ringraziamo Laura per averci concesso l’uso di questo bellissimo esempio di “bicchiere mezzo pieno”, che ci auguriamo possa rappresentare un incentivo all’uso della fotografia.