Le arancine della zia Giovanna
Questa è una ricetta che mi ricorda le mie origini e il forte legame che ho con il luogo dove sono nata e che ancora rappresenta “famiglia” e affetti profondi. La zia Giovanna, appunto, è specializzata in cucina, ma “le arancine” sono le mie preferite. Lei li fa senza piselli, ma se piaccioni si possono aggiungere.
La ricetta
INGREDIENTI – Procuriamoci ingredienti di ottima qualità:
- 600 gr di carne (cimalino)
- 700 gr passata di pomodoro (meglio se fatta in casa!)
- 700 gr di riso carnaroli
- 200 gr di tuma tagliata a cubetti (è un formaggio di pecora tipico siciliano, si può sostituire, come consistenza, con la scamorza)
- 80 gr pecorino grattugiato
- 2 uova
- 1 cipolla
- pangrattato di semola aromatizzato
- prezzemolo
- sale
- pepe
- olio
PROCEDIMENTO
Tritare la cipolla con la mezzaluna, metterla a rosolare con due cucchiai di olio. Aggiungere la carne tagliata a pezzi (ad uso spezzatino) e farla insaporire. A questo punto si aggiunge la passata di pomodoro e la stessa quantità di acqua. Si aggiusta di sale e pepe e si lascia cuocere a fuoco basso coperto.
Trascorsi 30 minuti si toglie la carne, si sfiletta con la forchetta e si aggiunge un po’ di sugo ed il prezzemolo tritato. Bene il ripieno è quasi pronto!
Nel sugo si mette a cuocere il riso. Va tolto al dente e deve aver assorbito tutto il sugo. Aggiungere il pecorino e le due uova.
Bene adesso possiamo assemblare gli arancini, pronti? Io gioco sporco, perchè la zia mi ha regalato degli stampini che sono favolosi! Il segreto è di premere bene con il pestello per creare più spazio al ripieno!
Ma il risultato è ottimo anche “manualmente”. Si prende una abbondante cucchiata di riso e si appoggia sulla mano concava, all’interno si mette carne e toma e si ricopre un un altro po’ di riso. Si compatta bene ed il gioco è fatto!
Non rimane che passare l’arancina nel pangrattato e friggere in abbondante olio caldo.
Buon appetito!