L’unione fa la salute

Convinta che quanto più un progetto è condiviso tanto più diventa coinvolgente, ancora una volta Voglia di Vivere ha bussato alle porte di partner che, come lei, avessero la finalità di passare un messaggio di salute.

Abbiamo già illustrato il valore del progetto “A tavola per prevenire, per guarire, per integrare”, ma consideriamo importante sottolineare il coinvolgimento di ARCI Provinciale, che ospiterà i quattro appuntamenti previsti dal ciclo di incontri sulla alimentazione che, lo ricordiamo, si terranno tutti alle 17,30. Potete scegliere dove e quando essere con noi:

  • giovedì 24 settembre al Circolo ARCI del Bottegone
  • giovedì 1 ottobre al Circolo ARCI de Le Fornaci
  • giovedì 15 ottobre al Circolo ARCI di Santomato
  • giovedì 29 ottobre al Circolo ARCI di Margine Coperta

dove ci troveremo per dare informazioni utili sull’alimentazione, ma anche per rispondere a tutte le vostre curiosità, rispondendo alle domande che vorrete porre.

Inoltre, importantissimo! ricordiamo che il progetto prevede anche un concorso di cucina, un po’ particolare: non ci sarà, infatti, da esibire per proprie abilità al vivo, fra i fornelli, ma quanto chiediamo è di partecipare inviando una ricetta che, per qualunque motivo, vi scalda il cuore con i ricordi. Per saperne di più ecco qui il REGOLAMENTO del concorso “A tavola con la tradizione. In cucina fra le sponde del Mediterraneo”.

La Camminata che vorrei

Il concorso fotografico “Sento, vedo, racconto. Il ritratto della salute”, per questa edizione 2020 cambia il sottotitolo, diventando “Sento, vedo, racconto la Camminata che vorrei”: nulla di patetico dal momento che non è un ripiego, anzi! Le regole di sicurezza antivirus richiedono il rispetto di alcune attenzioni, e visto che il nostro evento sta contando numeri importanti, non vogliamo certo mettere a rischio la salute… proprio noi che per vocazione la tuteliamo. Perciò, davanti a un bicchiere mezzo vuoto viene automatica la Voglia di… vederlo almeno mezzo pieno e cercare la soluzione per poterlo riempire, allo scopo di mantenere alto lo spirito della nostra Camminata in città e mantenerne il vigore con modalità covid-compatibili!

Se durante la prima domenica di ottobre non potremo essere di nuovo insieme, andando allegramente a scoprire scorci meno conosciuti di Pistoia, ciò non deve pregiudicare la possibilità di continuare a guardare la nostra bella città con gli occhi di chi voglia restarne affascinato da qualche prospettiva intrigante, o da insolite sfumature di rosa o di verde: in fondo, cosa è la fotografia se non il desiderio di fermare un’emozione consegnandola a memoria futura? E noi possiamo continuare a farlo, ciascuno per proprio conto ma unite nello spirito di condivisione che ci caratterizza. Poi, chissà, potrebbe essere proprio uno dei vostri scatti a suggerire percorsi e idee da mettere in pratica alla Camminata in città 2021, per la quale ci auguriamo di poter recuperare i consueti canoni che dal 2014 le hanno permesso di crescere sempre più bella e di successo.

Ma prima di armarvi di macchine fotografiche e obiettivi per inquadrare lo scatto del cuore, è utile dare una spolverata per ricordare l’idea ispiratrice della Camminata (che poi è la stessa che ha fatto nascere Voglia di Vivere), ovvero celebrare la salute coltivando la cultura del benessere: non a caso si è sempre tenuta in ottobre, mese dedicato alla prevenzione per il cancro alla mammella.

Fatto tutto questo siamo pronte a partire, la mattina del 1° ottobre taglieremo virtualmente il nastro di inizio alla terza edizione del concorso fotografico “Sento, vedo, racconto la Camminata che vorrei”: per avere più informazioni è sufficiente scaricare il REGOLAMENTO FOTO nuovoVEDI AGGIORNAMENTO, contenente anche la scheda di iscrizione che dovrà essere restituita compilata in caso di adesione. Non resta che inviare le foto (entro il 15 novembre, seguendo le modalità indicate nel regolamento) e confidare nella buona sorte, affidata come sempre a una giuria eccellente.

La giuria è già pronta ad apprezzare ogni vostro scatto. Perciò, amiche e amici di Voglia di Vivere, sguinzagliatevi fra le mura della città come se… come se fossimo tutti insieme per il nostro consueto appuntamento, ma tenete gli occhi bene aperti perché potrebbero esserci altre novità interessanti. E pure altri gustosissimi concorsi!

 

Concorsi 2020

Noi che amiamo metterci in gioco… abbiamo trovato pane per i nostri denti! Le competizioni autunnali lanciate da Voglia di Vivere con i suoi programmi sono una “sfida”, di quelle buone perché ci permette di avere un’occasione in più per socializzare, a distanza ma senza perdere il contatto.

Iscriviti ai nostri concorsi 2020: che ti piaccia fotografare oppure raccontare la tua ricetta preferita ti aspettiamo con noi.

 

Partecipare è gratuito, divertente, gratificante!

Per saperne di più ecco i regolamenti, contenenti anche le schede di iscrizione.

REGOLAMENTO CUCINA

REGOLAMENTO FOTO

A tavola per…

Alcune persone vivono per mangiare: ci spiace per loro. Altre mangiano solo per vivere: per loro ci spiace un po’ meno, però se quando ti alimenti lo fai con lo stesso spirito con cui metti la benzina all’auto, sinceramente ci spiace anche per te. Poi c’è qualcuno che associa il cibarsi al piacere della convivialità, che lo fa per il gusto di assaporare il cibo come se questo fosse… una medicina (ma certamente non per buttare già le schifezze spacciate per cibo, questo proprio no!) nel senso insegnatoci dal buon Ippocrate quando affermava “Fa’ che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”. Con queste parole intendeva indirizzare le umane abitudini verso atteggiamenti alimentari sani, che aiutassero il corpo – e di conseguenza anche lo spirito! – a star bene, lasciandosi andare alla bellezza di odori e sapori del Mediterraneo, un invito a tenere una “dìaita” (ovvero uno stile di vita) salutare.

Assecondando questa filosofia, e confutandone la validità con dati scientifici, a metà anni Cinquanta del secolo scorso il fisiologo statunitense Ancel Keys avrebbe coniato il termine che a noi oggi sta tanto a cuore: “dieta mediterranea”, vale a dire un insieme di cibo semplice e di stagione, unito a movimento e aria pulita come sinonimo di salute. Magari fra i cibi di Ippocrate e quelli di Keys ci sono passati il Nuovo Mondo e tanti navigatori, ma il principio non cambia, riconoscendo alla semplicità del vivere un valore assoluto: tanto che UNESCO lo ha iscritto fra i beni immateriali patrimonio dell’umanità.

È da questo valore che si è generato il nuovo progetto di Voglia di Vivere, nato per informare sul benessere alimentare: “A tavola per prevenire, per guarire, per integrare”, finanziato dalla Regione Toscana e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha il partenariato di AIL (Associazione Italiana Leucemie) e il sostegno di SdS Pistoiese, SdS Valdinievole, oltre a contare della collaborazione di ARCI Provinciale, nei cui circoli sarà ospitato un ciclo di 4 incontri tenuti dalla dietista Lisa Sequi, da anni consulente nutrizionale di Voglia di Vivere, operativa sia all’ambulatorio della Associazione sia al Day Hospital oncologico del San Jacopo, allo scopo di prevenire le ricadute e a evitare la malnutrizione che può pregiudicare il percorso terapeutico. Accanto a lei si alterneranno rappresentanti delle istituzioni che promuovono il progetto nel calendario degli appuntamenti che si terranno sempre di giovedì alle ore 17,30:

  • 24 settembre, Circolo ARCI Bottegone
  • 1 ottobre, Circolo ARCI Le Fornaci
  • 15 ottobre, Circolo ARCI Santomato
  • 29 ottobre, Circolo ARCI Margine Coperta

La finalità è di riunire intorno a una tavola ideale le culture culinarie del bacino Mediterraneo, ripercorrendone storia, usi, costumi alimentari, andando alla scoperta non solo di cibi in sé ma anche delle tradizioni che rappresentano. Una ricchezza culturale che Voglia di Vivere invita a raccontare, attraverso il concorso “A tavola con la tradizione. In cucina fra le sponde del Mediterraneo” (IL CONCORSO È TERMINATO, I RISULTATI SONO RACCOLTI IN QUESTA PICCOLA PUBBLICAZIONE: SCARICA IL RICETTARIO DELLA TRADIZIONE), sottolineando come il Mare Nostrum sia crocevia di culture e, di conseguenza, di crescita culturale.

 

Amici sotto gli alberi

A conclusione dei quattro incontri previsti nella rassegna Sotto gli alberi con tanta voglia di leggere, se ci soffermiamo a tirarne le fila possiamo scoprire una piacevolezza che sa veramente di buono, a cominciare dall’ospitalità di uno spazio meraviglioso, quello del Parterre, dove i tigli deliziano lo spirito con odori e frescura.

Una piacevolezza data anche nel gusto del ritrovarsi, seppure ancora mascherati ma con il sorriso negli occhi, a testimoniare che la socialità non passa solo dallo stringersi le mani.

È stato invece possibile stringere fra le mani un libro, e quelli scelti per gli incontri di lettura hanno dimostrato che un buon insieme di parole sa donare serenità e speranza.

Gradevolezza, poi, l’abbiamo letta nelle persone che hanno reso possibile realizzare tutto questo, a cominciare dal pubblico intervenuto, da lettori e relatori, dal Comune che ha sostenuto il ricco calendario di eventi organizzato dai padroni di casa, gli amici della Filarmonica Pietro Borgognoni.

A loro un ringraziamento speciale, perché va alla loro passione e determinazione il merito di aver permesso ai pistoiesi di riappropriarsi di uno spazio come il Parterre: oltre a farlo rivivere con tanti e interessanti appuntamenti estivi, non da meno hanno avuto una parte determinante nel sostenerne la candidatura come luogo del cuore FAI.

Dulcis in fundo, l’associazione Amici della San Giorgio, la cui presenza nell’organizzare e gestire gli incontri è stata determinante. Nota per l’attivismo che la fa essere in prima linea nella promozione della lettura, la associazione ha dato un segno concreto di solidarietà devolvendo a Voglia di Vivere i proventi della vendita dei libri usati, organizzata per l’occasione: intermediario privilegiato fra i lettori, gli Amici della San Giorgio accettano con piacere i libri letti per ricollocarli fra coloro che aspettano di leggerli, generando un circolo virtuoso di cultura che, come nel nostro caso, diventa segno tangibile di condivisione attribuendo al libro ancor più valore, visto che il ricavato contribuirà a mantenere attivi i servizi di supporto ai pazienti oncologici.

Con l’occasione ricordiamo che Voglia di Vivere ospita un punto prestito

Rete Documentaria Provincia di Pistoia

 

 

 

L’Arazzo Millefiori

Tante sono le ipotesi su quando e perché questo arazzo sia arrivato nella nostra città. Una certezza, però l’abbiamo circa la sacralità rituale che ne abbia sempre accompagnato l’utilizzo, durante le celebrazioni del Venerdì Santo, e per questo conosciuto come l’arazzo dell’Adorazione: il prezioso manufatto veniva un tempo disteso sul pavimento dietro l’altare nella Cattedrale di San Zeno, per accogliere il Crocifisso che sarebbe stato adorato dai fedeli.

Si inizia ad avere testimonianza dell’arazzo negli archivi della città di Pistoia dal 1661, come proprietà del Capitolo della Cattedrale, dove è rimasto fino alla primavera del 2013, quando ha preso forma un progetto molto ambizioso (a opera di Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, al quale hanno avuto parte attiva Monsignor Fausto Tardelli, dal dicembre 2014 Vescovo di Pistoia, Don Mario Leporatti, Don Romano Lotti e Don Luca Carlesi per il Capitolo della Cattedrale, oltre che da Cristina Masdea e Valerio Tesi per la Soprintendenza belle arti e paesaggio) che ne ha consacrato la bellezza ai posteri.

Il Millefiori è oggi visibile da un pubblico vasto, valorizzato appunto dalla collocazione all’interno dell’Antico Palazzo dei Vescovi: come una sorta di corridoio proteso verso il futuro, l’arazzo è disposto a conclusione di un percorso espositivo museale ritenuto di alto livello per molteplici fattori, a cominciare dalla suggestione del Palazzo Sinodale – che ospita il museo – per continuare con le opere d’arte che contiene, oltre che per l’originalità con la quale sono proposte al pubblico.

Fra le mura dell’Antico Palazzo Sinodale sono, per esempio, raccolti manufatti di antica arte orafa, ma è anche esposto – in una sala appositamente adattata – un ciclo di pittura a tempera di Giovanni Boldini eseguito su pareti della villa La Falconiera, e più recentemente si sono aggiunti pezzi della collezione Bigongiari: e poi c’è lui, l’arazzo, a sublimare un percorso di bellezza come raramente capita di vedere.

Il Millefiori fu probabilmente realizzato sull’inizio del XVI secolo, con gusto tipicamente tardo gotico, è ispirato dalla Natura, con la cui complicità narra fantastiche storie. Dallo sfondo blu cobalto, come d’incanto sbocciano varietà floreali che vanno a comporre un gioco policromo di pacata gaiezza bucolica: cardi, giaggioli, gigli, margherite, narcisi, nontiscordardimé, papaveri, primule e ancora rosa canina, viole e violette, in mezzo ai quali si animano l’airone, il cane e i conigli, la fagianella e il falco, senza tralasciare lepri e un mitico unicorno che, nel mostrarsi inusualmente prostrato, farebbe pensare ad un gesto di amorevole sottomissione (forse) ai voti coniugali. Ma è soltanto una delle tante supposizioni che velano la storia di questo capolavoro: a parlare in termini oggettivi, invece, restano le dimensioni importanti – 267×790 cm – e la composizione del panno con filati di lana e di seta in 25 diverse tonalità di colore composti in una mirabile fattura.

Affidato alle cure di professionisti della bellezza, seppure in “trasferta” l’arazzo è stato ben presente nello spazio a lui riservato, dove grazie alla tecnologia sono state riprodotte la sua storia e le sue immagini, fin nei minimi dettagli.

Un manufatto davanti al quale inchinarsi, testimone di abilità di cui solo l’intelligenza – artigianale – può alitare la Vita.

Per informazioni rivolgersi a Pistoia Musei

Una boccata d’aria fresca

Ci voleva proprio, una bella boccata di aria fresca, ha fatto bene a tutti!

Soggetto di benessere è la cena svoltasi giovedì scorso, 16 luglio, al circolo ARCI di Candeglia: si è trattato di una edizione per certi aspetti insolita della tradizionale cena estiva, quella che abitualmente Voglia di Vivere dedica alle amiche per augurarsi buone vacanze. Le vacanze, infatti, quest’anno saranno in molti a non concedersele, un po’ per il timore del Covid-19 ancora in agguato, un po’ per le difficoltà economiche che hanno toccato molte famiglie, trovatesi nell’impossibilità di lavorare per mesi interi, proprio a causa del virus.

Allo stesso modo la nostra associazione, dopo aver chiuso forzatamente gli ambulatori (pur non avendo mai smesso di garantire la propria presenza), sta fronteggiando sia la difficile ripresa delle attività sia le ristrettezze conseguenti alla chiusura.

Voglia di Vivere vive di solidarietà e per la solidarietà, e nella cena di giovedì scorso ha trovato perfetta sintesi questo concetto avendo rappresentato sia un momento di convivialità, che ha fatto respirare nuovamente la piacevole aria del trovarsi insieme, sia un momento di generosità che ha permesso (grazie soprattutto a numerose donazioni spontanee) di dare anche alla associazione un po’ di respiro per affrontare le numerose spese che, covid o non covid, deve sostenere.

Un sincero grazie a tutti i presenti!

 

Quando vince la salute

Sabato 14 marzo 2020, siamo tutte invitate a una festa: in effetti questo era il programma, un bel pomeriggio di festa, per rimirare ancora una volta le foto in concorso alla seconda edizione di “Sento, vedo, racconto. Il ritratto della salute”. Ma non si può fare. Almeno non per adesso.

Però Voglia di Vivere ha considerato non fosse giusto far attendere ancora gli autori, che aspettano di conoscere il verdetto delle giurie: quella popolare, con i voti raccolti al negozio Coop di viale Adua a Pistoia, dove le foto sono state esposte per 10 giorni; quella ufficiale, composta da tre meravigliose donne, note in città per essere artiste dell’immagine, ovvero Rossella Baldecchi, Chiara Corsini e Laura Pelagatti.

Però… per il vostro bene, vogliamo tenervi ancora un po’ con il fiato sospeso: infatti, consideriamo che sia molto più piacevole farvi avere la testa impegnata con pensieri di allegria, piuttosto che lasciarvi a rimuginare sulle nefandezze del coronavirus. Perciò, eccoci qua per gioire coi colori e l’allegria che queste immagini raccontano: a prescindere dal risultato in classifica, in questo genere ti competizioni è bello prima di tutto partecipare. E ci auguriamo che alla prossima edizione sarete molti di più a voler raccontare il vostro modo di vedere la salute.

I RISULTATI

La foto usata in copertina è di Silvana Agostini (ricevuta fuori concorso)

Buonalaprima…

È stato un successone, il concerto organizzato con la Montecatini City Band e il teatro Buonalaprima di Buggiano: buona la prima, ci auguriamo di poter replicare quanto prima la piacevolezza della serata, dove insieme a Edith Alberts, Serena Carradori, Alice Innocenti, Stefano Baragli, Gabriele Bocaccorsi, Mattia Lenzi e tutti gli orchestrali, ad essere protagonista è stata la voglia di solidarietà.

Voglia di Vivere ringrazia!

Però son tutte belle!

Una sola foto uscirà vincitrice, è inevitabile, dal momento che l’intento della mostra allestita al negozio Coop di Pistoia – dove si vedevano esposte sia le immagini in concorso alla seconda edizione di “Sento, vedo, racconto. Il ritratto della salute”, sia altre scattate dal Gruppo Fotografico Fornaci durante la Camminata in Città dello scorso ottobre – era proprio quello di raccogliere anche l’opinione di una giuria popolare: per il momento non sveliamo quale è stata indicata come la preferita, e per saperlo (insieme all’esito espresso dalla giuria nominata) dovrete essere con noi sabato 14 marzo. Un po’ di sana suspense è d’obbligo, in queste circostanze!

Intanto, però, una cosa è da farla sapere: una nostra riflessione.

In un mondo che sembra essersi ormai assuefatto alla brutalità, attraverso il concorso Voglia di Vivere ha voluto lanciare un messaggio di incoraggiamento a guardare ciò che nel mondo può esserci di bello, e che ci aiuta a star bene: ne è venuto fuori un piccolo mondo variopinto, in cui ogni persona ha potuto portare un personale modo di intendere il “ben-essere”, e che ha innescato una preziosa reazione a catena di emozioni positive nelle persone che si sono soffermate a guardarlo – quel piccolo mondo – facendolo diventare un momento di “ben-essere” attraverso gli stati d’animo che ha generato. Diciamo che si è creato una sorta di contagio positivo, che ha invogliato ad aggiungere un commento al numero della foto scelta, dimostrando che se qualcuno si prende la briga di accender la miccia del bello… forse ciascuno di noi potrebbe essere invogliato a frugare nel proprio io a cercare la sua parte migliore, magari facendolo con l’animo sereno di un fanciullo. Ecco perché, fra i commenti di apprezzamento che hanno accompagnato alcune schede, abbiamo scelto di raccontarvene subito uno, che semplicemente dice: “Foto scelta da un bambino”.