Percorsi Rosa – Camminata in città 6^ Edizione

Niente ferma il rosa, niente ferma le donne!

Quando6 Ottobre ore 8:30

DoveChiostro di San Lorenzo –  Pistoia.

 

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In collaborazione con Farcom

Farcom Voglia di Vivere

Percorso:

La camminata è una passeggiata ludico-motoria (non prevede la presentazione del certificato medico) dedicata alla salute e al benessere.

Obiettivi:

L’evento si propone di:

  • sensibilizzare sull’importanza della diagnosi precoce del tumore al seno e sul mantenere uno stile di vita sano
  • raccogliere i fondi per finanziare i servizi di supporto ai pazienti oncologici: agopuntura, sostegno psicologico e nutrizionale presso il nostro ambulatorio ed il DH Medico Oncologico del San Jacopo
  • sostenere le donne con un tumore al seno e al seno metastatico

Il Programma

8:30 ritrovo al Chiostro di San Lorenzo per la consegna dei materiali

9:30 taglio del nastro per il via alla Camminata

12:00 rientro al Chiostro, ristoro, attività ludiche

www.villagerosa-verde: zumba fitness, fit e nordik walking, attività feldenkrais, misurazione della glicemia (prima e dopo l’attività fisica) a cura della Associazione Diabetici Pistoiesi, mercatino di solidarietà, spazio libri a cura dell’Associazione Amici della San Giorgio, spazio beauty con tante novità, spazi informativi e molto ancora.

Abbiamo deciso di dedicarci più del solito alla prevenzione della salute, dando attenzione all’ambiente: sia rinunciando al consueto lancio dei palloncini, sia scegliendo di distribuire borracce riutilizzabili, invece delle bottigliette usa e getta. Un’idea realizzata grazie al contributo di Capelli&Manie, Fondazione Banche Alta Toscana e Vival Banca Credito Cooperativo

Iscrizioni:

  • on-line a questo link
  • in Associazione
  • presso uno dei negozi Capelli&Manie (via Puccini 54 e via Buozzi 14 a Pistoia, via Montalbano 17 a Quarrata)
  • arrivando un po’ in anticipo al Chiostro di San Lorenzo, la mattina stessa della Camminata

Attività Collaterali:

Ogni anno la Camminata si sviluppa intorno a un tema culturale: questa volta ne abbiamo scelto uno di grande attualità, curato in collaborazione con la Associazione Buchette del Vino e con Centro Guide Turismo Pistoia, che nel pomeriggio di domenica 6 (sempre al Chiostro di San Lorenzo alle ore 16:00) terrà un incontro di approfondimento su questo tema.

  • Concorso Sfumature #rosa-verde: individuale e di gruppo, con premi fantasiosi al pari della fantasia…
  • La seconda edizione del concorso fotografico Il ritratto della salute, organizzato con il Gruppo Fotografico Fornaci

Tempi Tupperware

Tupperware è nata dall’idea del chimico statunitense Earl S. Tupper di sfruttare le proprietà che il polietilene (materiale che ci troviamo nella gran parte degli oggetti in plastica) presenta nel mantenere più a lungo gli alimenti. Tupper iniziò a progettare recipienti che fossero anche idonei a soddisfare le richieste del nascente mercato degli elettrodomestici, lavapiatti e frigo in testa, che richiedevano l’uso di contenitori idonei alla conservazione dei cibi, sia mantenendone più a lungo possibile la freschezza, sia assicurando un facile stoccaggio nei frigo in modo igienico e pratico.

L’aspettato successo commerciale non arrivò subito, perché l’abituale distribuzione nei negozi i prodotti Tupperware si dimostrò un fiasco. Erano accessori così innovativi da aver bisogno di essere spiegati per trovare adeguato apprezzamento, perciò Mr. Tupper&Soci trovarono una soluzione che quanto a creatività era al pari dei prodotti: il Tupperware Party.

Le dimostrazioni a domicilio ebbero largo consenso, sia perché occasione di piacevole ritrovo fra amiche, sia perché attività che diventava per molte donne una sorta di emancipazione, consentendo loro di coniugare gli impegni familiari (i Tupperware Party iniziarono nel 1951, quando le donne erano ancora impegnate prevalentemente nei lavori domestici) con una attività propria, che permetteva di portare il proprio contributo al bilancio familiare.

Con il passare del tempo la creatività Tupperware si è mantenuta costante, seguendo in parallelo il mutare degli stili di vita. Non sorprende, quindi, la sua presenza con Voglia di Vivere per la Camminata in città 2019, a divulgare la sua filosofia delle 3R (Ridurre, Riutilizzare, Riciclare – per saperne di più clicca qui) che contribuisce a garantire un ambiente più sano.

Domenica 6 ottobre vi aspetta allo spazio Tupperware del VillaggioRosaVerde organizzato nel Chiostro di San Lorenzo

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La svolta delle borracce

Che l’ambiente abbia bisogno dei nostri piccoli gesti è ormai un dato di fatto anche se, nonostante l’impegno profuso da molti, c’è chi persevera nell’errore. Noi però vogliamo essere ancor più perseveranti, e abbiamo bussato a molte porte affinché la Camminata potesse essere portatrice di un messaggio ancor più incisivo in favore dell’ambiente, sollecitando l’abbandono di ormai appurate cattive abitudini: per esempio, le bottiglie di plastica, tema sul quale possiamo parlare sia in termini di scelta pratica, sia civica. Ci spieghiamo meglio: se pensiamo che in Italia ognuno bene in media 200 litri di acqua minerale l’anno, una borraccia rappresenta il modo più rapido per ridurre il consumo di plastica usa e getta, perciò… invece della bottiglia di plastica usiamo le borracce!

Prima che qualcuno protesti sul fatto che le distribuiremo in plastica, consideriamo che una borraccia – anche se di plastica – non è un oggetto “usa e getta” bensì qualcosa che possiamo usare più volte, moltissime volte, e che quando avrà terminato il suo ciclo vitale smaltiremo negli appositi contenitori per la raccolta differenziata.

Qui subentra il senso civico che vogliamo richiamare con questa scelta: naturalmente non intendiamo dire che chiunque usi le bottiglie di plastica le lasci poi “alla deriva”, buttate dove capita: però, visto che qualcuno lo fa – con bottiglie e oggetti di ogni genere – l’aver scelto durante il nostro evento di fare qualcosa non solo per dissuadere dall’uso smodato della plastica, ma anche per richiamare l’attenzione su quanto sia importante non abbandonare in giro i rifiuti, l’abbiamo considerato scelta prioritaria.

In questo discorso dovrebbero rientrare anche i mozziconi di sigaretta, che insieme alla plastica sono uno dei residui più dannosi per l’ambiente: però, essendo noi virtuose non fumatrici, perciò lo rimandiamo ad altra sede…

Intanto torniamo al discorso iniziale, alle porte cui abbiamo bussato per informare di questa scelta e chiedere di sostenerla, dando così vita a un “pool ambiente pulito” che con entusiasmo e generosità ha risposto favorevolmente, e grazie al quale potremo distribuire utilissime borracce da “rinnovare” durante la Camminata, e da usare e poi ancora usare e riusare… per questo, un sentito grazie (in ordine alfabetico) a:

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VVV… VivereilVillaggiorosaVerde

Cuore pulsante della Camminata in città, il Chiostro di San Lorenzo accoglie amiche e amici che scelgono di condividere il forte significato di questa giornata. Al chiostro ci si da appuntamento per partire insieme alla scoperta della nostra città, qui si torna per ritemprarsi con un simpatico spuntino, per socializzare e scambiare opinioni ed emozioni, per ballare insieme, per curiosare fra le tanti attività appositamente pensare per rendere la mattinata più ricca di informazioni, curiosità, vitalità… una piccola comunità di persone riunita ad animare quello che vogliamo intendere come un vera e propria comunità: un villaggio tradizionalmente “rosa” che questa volta si tingerà anche un po’ di verde.

Per questo abbiamo voluto chiamarlo “VillaggioVerderosa”, ispirate dal disegno di Riccardo Ciulli stampato grazie alla Agraria Checchi Silvano sulle magliette di questa edizione: se alcuni anni fa realizzò il disegno ispirato alla prevenzione (rosa con un tocco di azzurro, a ricordare che anche gli uomini possono ammalarsi di cancro al seno), questa volta Riccardo ha dato alla sua creazione un tocco di verde ispirandosi al verde del tumore al seno metastatico. Il disegno che domenica 6 ottobre vale come promemoria per l’appuntamento del sabato successivo (il 12 alle ore 16,00) con il convegno “Nastro verde. Convivere con il cancro”, organizzato alla saletta della Sezione Soci Coop Pistoia di viale Adua.

 

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Il piacere di camminare

Non abbiamo la pretesa di considerare la nostra Camminata in città un appuntamento migliore di altri, ma teniamo fermamente a rivendicarne il valore originario: senza peraltro togliere alcun merito a manifestazioni che prevedono attività motorie più impegnative, la nostra Camminata in città è, appunto, una semplice camminata. È un momento in cui ci si ritrova per trascorrere piacevolmente una mattinata, andando alla scoperta della nostra città in modo da vederla con occhi… diversi! Ecco, è la diversità il valore da cui la nostra Camminata ha trovato la sua origine, quella diversità che diventa normalità dal momento in cui qualcosa ti cambia la vita e devi ritrovarla. Imparare a vedere il consueto da prospettive diverse diventa buona pratica per riappropriarsi del benessere: ecco che torniamo ad apprezzare le piccole cose, quelle dalle quali trarre forza se solo ci soffermiamo a ri-guardarle con pacatezza, secondo prospettive che la vita trascorsa correndo non permette di vedere.

 

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Di buca in buca

Al solo sentir nominare la parola vino, alcuni si sono armati di filo spinato per erigere barricate antialcoliste. Perciò, chiariamo subito un paio di punti.

Innanzitutto, ne parleremo in chiave storica, ovvero – grazie alla collaborazione di Associazione Buchette del Vino (che ringraziamo per l’uso delle foto) e Centro Guide Turismo Pistoia – il programma considera una simpatica passeggiata fra le vie del centro, alla scoperta di alcune buchette del vino considerandone le origini e il valore culturale che rappresentano, in quanto testimonianze di un passato che appartiene alla nostra toscanità. Cosa che, di per sé, porterebbe anche ad ampliare il discorso sulla differenza che corre fra bere e degustare… argomento che riprenderemo come merita.

L’altra considerazione è che “il vino fa buon sangue”, o almeno così si pensava al tempo delle buchette: tanto che in alcuni ospedali, compreso il nostro Ceppo, veniva distribuito. A proposito del Ceppo Claudio Gori spiega che: «una buchetta, di cui purtroppo resta solo la cornice, si trova sul lato sud dell’antico chiostro delle Oblate, di fronte alla sede degli Amici del Ceppo. Il chiostro venne tamponato forse durante i lavori che a metà ‘700 interessarono l’ospedale: qui dovettero essere realizzate le cucine dello stesso, collegate alle sottostanti cantine. Anche nello spedale fiorentino di S. Maria Nuova (che controllava il Ceppo pistoiese) è documentata una “stanza della buca dove si vende il vino”agli esterni, senza contare il fatto che al vino all’epoca veniva attribuito un importante valore tearpeutico, tanto da rendere necessario un locale apposito per la sua distribuzione

E poi, diciamolo forte e chiaro, un bicchiere di buon vino non rovina certo la salute: anche la nostra nutrizionista Lisa Sequi, un bicchiere a pasto lo consente. Come in ogni altra cosa della vita… sono gli eccessi a fare danno!

 

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Prospettive… rosee?

Abbiamo girato le strade di Pistoia “Con il naso all’insù”. Siamo anche andate alla scoperta della toponomastica femminile sostando alla Biblioteca Forteguerriana e scoperto la ricchezza del Museo del Ricamo, appositamente aperti per noi. Ci siamo soffermate sul lungo Brana ad ascoltare le Donne di Carta che con le loro letture allietavano il cammino, e in alcuni luoghi fra i più seducenti della città (come per esempio santuario della Madonna dell’Umiltà e di San Giovanni Fuorcivitas) che allievi del Liceo Artistico Petrocchi hanno raccontato per noi, esaltandone il valore. Insomma, ne abbiamo inventate davvero di tutti i colori per gustare Pistoia in tante forme e far sì che la nostra Camminata in città fosse un crescendo di entusiasmo.

E ferma restando la predominante rosa del nostro agire – amiamo essere ottimiste – anche per questo 2019 abbiamo scelto di colorare la prima domenica di ottobre non soltanto con la gioia dell’arcobaleno che contraddistingue il logo di Voglia di Vivere, ma anche di dare al rosa una pennellata di verde… quel verde per antonomasia associato alla bellezza dell’ambiente, e che è anche il colore scelto a rappresentare il seno metastatico. Due temi che ci sono cari, verso i quali abbiamo scelto di orientare ancor maggiore impegno: proprio perché vogliamo agire con ottimismo!

L’ottimismo che prende vita dai piccoli gesti quotidiani, piccole attenzioni da dedicare a noi, agli altri, al mondo che ci circonda… qualcuno le chiama gentilezza, altri consapevolezza, altri rispetto… sono piccole attenzioni che rendono la vita migliore e che, come accade per le gocce d’acqua, una volta insieme diventano forza prorompente. Come la forza del volontariato, delle tante persone che, ciascuna secondo le proprie possibilità, rendono disponibile una parte del loro tempo per offrire qualcosa di sé agli altri.

E il primo beneficio arriva proprio a chi li compie, i piccoli gesti, perché la gentilezza genera pensieri positivi, che diventando sana abitudine fa il resto. Ecco che con la Camminata in città 2019 abbiamo scelto di dedicare ai piccoli gesti più attenzione di quanto abitualmente mettiamo nel fare le cose, così da renderla festa della gentilezza. La Camminata è infatti un momento di consapevolezza, per ricordare come la salute passi da poche ma importanti scelte: quella di controllarsi con regolarità, e mantenere uno stile di vita che segua – appunto! – piccole ma essenziali regole di ben-essere. Per apprezzarla nella sula completezza, scopriamo alcuni dettagli sulla Camminata 2019. Clicca sui titoli per gli approfondimenti:

 

PER TUTTE LE INFORMAZIONI SULL’EVENTO E SU COME ISCRIVERTI VISITA LA PAGINA CLICCA QUI

 

No ball, sì party!

A decretare l’inizio ufficiale della Camminata in città è stato sin dalla prima edizione il lancio di allegri palloncini rosa, che aprendosi al cielo scandivano tutta la Voglia di Vivere che la manifestazione rappresenta.

Ci siamo però rese conto che questa medaglia gioiosa ha un rovescio per nulla benevolo, contrario anzi a ogni messaggio di salute che la nostra Associazione da sempre si impegna a diffondere. Perciò abbiamo scelto di rinunciare a quel momento così partecipato, perché in realtà i danni che i palloncini possono provocare sono molto gravi, per tutti gli animali (terrestri e marini): il progetto CleanSeaLife lo ha dimostrato, e continua a dimostrarlo, con i fatti (ringraziamo Eleonora de Sabata per l’uso delle immagini: chi volesse conoscere più a fondo il progetto può farlo cliccando qui).

Però… la festa deve essere festa, e ormai ci conoscete abbastanza da sapere con certezza che potete fidarvi quando assicuriamo che il “via” alla Camminata 2019 sarà scandito da un momento di grande allegria: abbiamo già un’alternativa ai palloncini, certamente non meno simpatica… anzi!

Chi sarà con noi domenica 6 ottobre, potrà verificarlo da sé!

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Camminata in Città: La nuova maglietta 2019

Ciao, mi presento.

Sono Riccardo Ciulli, studente universitario, indaffarato e molto, molto creativo. Ho iniziato a collaborare con Voglia di Vivere tra il 2016 ed il 2017, quando, studente del Liceo Artistico Policarpo Petrocchi di Pistoia mi sono ben” piazzato” al concorso “Ottobre Rosa… Passaparola”, dedicato alla prevenzione del tumore al seno. Mi sono classificato secondo con un logo “save your life”che raffigurava un “omino”(a me piace chiamarlo così) stilizzato a forma di cuore che riprendeva la forma del fiocco rosa(simbolo della prevenzione del tumore al seno). I colori scelti, l’azzurro ed rosa perchè non dobbiamo dimenticare che il tumore al seno, anche se con incidenza bassissima, riguarda anche noi maschietti! Quest’anno, in occasione della 6^ Edizione della Camminata in Città, Deanna, la Presidente, mi ha di nuovo contattato per ripensare ad un logo “aggiornato”.per la nuova maglietta.

Entusiasmo alle stelle, mi sono messo al lavoro ed il risultato, che sarà visibile sulle nuove magliette edizione 2019, ve lo anticipo con immenso piacere.

Il mio nuovo lavoro ricorda il “vecchio” ma con una maggiore attenzione al cuore stesso ed i colori simbolo delle Metavivor (donne con tumore metastatico al seno).

Il rosa simboleggia la prevenzione ed il verde la cura, infatti, la cura contiene la prevenzione in una sorta di cuore.

Ho voluto, con questo mio nuovo lavoro “omaggiare” e ringraziare tutte quelle donne che combattono e lottano per la loro vita con tenacia, autostima nonostante tutte le difficoltà che incontrano durante il loro difficile percorso di malattia. Il mio nuovo fiocco vorrei ricordasse alle donne l’importanza della prevenzione e diventasse “il cuore” aperto alla vita; un messaggio di forza per tutte quelle donne che con coraggio e determinazione vogliono combattere e non perdere mai la speranza: il mio fiocco è speranza!

Un grazie a tut coloro che ogni  anno indossano la maglietta con il mio ” fiocco”  con la speranza, nel mio piccolo, di dare un contributo alla diffusione della cultura della prevenzione. Un forte abbraccio a tutti!

Ciao e…ci vediamo il 6 Ottobre al Chiostro di san Lorenzo. Vi aspetto.

il trucco...

Il trucco…per sentirsi bene!

L’immagine che ogni persona ha di sé è frutto di un processo che dura tutta la vita, un aspetto che nel tempo, subisce modifiche, richiede accorgimenti e che, a volte, è più affine a chi si è, mentre altre è più lontana.
Parlare di “Immagine di sé” è parlare di un qualcosa di complesso fatto di immagini, percezioni auditive (parole e suoni), sensazioni cinestesiche, odori e sapori. Ma è anche riduttivo parlarne al singolare perché vi sono molteplici immagini di sé! Non si tratta un oggetto concreto, come una fotografia, ma di un processo. Ogni persona ne ha varie, a seconda dei contesti, dei ruoli in cui si trova a vivere ed agire.
L’idea che ognuno ha di se stesso si basa su tutte le esperienze personali e nasce da una “selezione” tra tutte quelle vissute. Selezionare le esperienze significa portarne in primo piano alcune ed è la salienza affettiva di ciascuna che fa sì che alcune rimangano accessibili alla consapevolezza ed altre stiano più sullo sfondo o vengano rimosse.
L’immagine che viene fuori da questo processo è quindi una mappa di se stessi e permette di riconoscersi e sentirsi “casa” nel proprio corpo. E, come in tutte le case, talvolta si può non star più bene.
Le terapie farmacologiche e gli interventi chirurgici, per esempio, possono modificare la percezione che si ha della propria immagine dal momento che esercitano una grande influenza sul corpo nel suo insieme.
Gli effetti collaterali delle terapie spesso portano a modificazioni repentine del proprio aspetto fisico che, per quanto transitorie, possono contribuire ad una caduta importante del tono dell’umore della persona che le vive.
“Perderò i capelli? Si vedrà la cicatrice? Avrò la forza di guardarmi allo specchio?”. Sono alcune delle domande che, in particolare, le donne si pongono e pongono ai curanti dopo aver ricevuto la diagnosi di tumore. Domande che, insieme ad altre continuano a risuonare nella mente.
I cambiamenti estetici possono spaventare anche chi, fino al giorno prima, riferiva di non prestare attenzione alla propria immagine: ma è normale farlo! Anche attraverso il corpo si comunica con il mondo esterno.
Occuparsi dell’aspetto fisico non è un vezzo, ma è un aspetto che non può che aiutare a mantenere un filo di continuità con la propria storia, fra il prima ed il dopo della diagnosi. Occuparsi di sé anche dal lato estetico significa occuparsi della propria vita, migliorandone la qualità anche in un periodo particolare come quello delle cure.
Pensare a sé e alla propria bellezza, nonostante il tumore significa anche modificare la percezione che si ha di se stessi, valorizzando i punti di forza senza “correre” a nascondere le eventuali conseguenze delle cure.
L’Associazione Voglia di Vivere, da sempre attenta alla qualità della vita delle donne e al loro benessere, propone un percorso per imparare a prendersi cura di sé e della propria immagine aperto alle donne in cura farmacologica e non solo. L’obiettivo è dare degli strumenti per sentirsi bene con se stesse ed affrontare la vita con un po’ di fiducia in più.

Claudia Bonari