San Bartolomeino!

Ventiquattro agosto, San Bartolomeo: a Pistoia è come dire che inizia un nuovo anno, il tempo delle vacanze è ormai passato, è l’ora di tornare in città e riprendere la vita consueta.

Ad accogliere il “nuovo tempo” sono allegri palloncini colorati e giocattoli, che i bambini chiedono a gran voce come regalo mentre si avviano in chiesa dove riceveranno la benedizione (l’unzione con l’olio santo) che dovrebbe proteggerli dai guai delle loro marachelle: non a caso, ai bimbi vivaci si è soliti dire “San Bartolomeino, Dio ti benedica!”, invocazione affinché, nonostante la loro vivacità, possano essere preservati da ogni sorta di malanno fisico. E se l’olio ha lo scopo di tener lontani gli sbuccioni ai ginocchi e i bernoccoli in testa, sembra invece aver ben poca presa sui mali della gola… non quelli provocati da tonsille infiammate, anzi! Sentirli gridare a squarciagola che vogliono lo zucchero filato, oppure il croccante, o la corona di pippi e confetti col buco, è segno di salute, vera e propria gioia per le orecchie degli ambulanti appostati nella piazza antistante la chiesa, così da “corrompere” golosi.

Una volta era proprio così: adesso è tutto ridimensionato (la foto che vedete risale a diversi anni orsono, quando il Covid era uno sconosciuto), ma lo spirito del nostro San Bartolomeo non impedisce ai pistoiesi di mettersi ordinatamente in coda per prendere l’unzione, tutti quanti i bambini di ogni età. Perché questa bella tradizione, esplosione di odori, sapori, luci, colori, riporta indietro l’orologio della vita, risvegliando l’emozione dei ricordi. Tutti, in quella magnifica chiesa, torniamo bambini.

Buona festa, San Bartolomeini di tutte le età!

Fuori dal coro, ma soltanto un po’

Entrò nella mia stanza una fanciulla leggiadra, che salutandomi prima di tutto con lo sguardo – un visetto acqua e sapone rallegrato da un sorriso molto dolce e occhi vivacissimi, i capelli legati a coda di cavallo… decisamente rassicurante – poi si presentò: «Sono la Dottoressa Sciamannini, sono venuta a visitarla prima dell’intervento di domani. Sarò io a operarla». Restai di sasso: “Come! – pensai – Sarà questa bambina a operarmi?”. Ero terrorizzata! Il pensiero che una creatura apparentemente tanto fragile e inesperta la mattina successiva mi avrebbe aperto il torace per prendermi un polmone fra le mani, mi preoccupava non poco.

L’ho conosciuta così, Maria Sciamannini, e oggi ringrazio il Dottor Sandro Giannessi per averla voluta con sé in sala operatoria ad aggiustarmi “fuori dal coro”, ovvero non per curarmi le tette bensì i polmoni. Era arrivata al vecchio Ceppo con la specializzazione in chirurgia toracica, giusto in tempo per prendersi cura di me e condurmi verso la guarigione: in breve tempo mi fu chiaro che era una roccia, il medico che tutti vorrebbero perché ti afferra la mano con tenacia e non ti molla – se occorre, poi, ti fa pure qualche cazziatone, ma solo per il tuo bene! – fin quando non sei in grado di camminare nuovamente da sola.

Assecondando però le necessità del reparto – la chirurgia toracica a Pistoia non aveva molto seguito, mentre erano considerevoli i casi di cancro alla mammella – nonostante una famiglia di cui occuparsi (ha due bambine piccole), decise di convertire in questa direzione la propria manualità chirurgica: per parecchie settimane fece “la cartella” e la pendolare su Pisa, al reparto di chirurgia senologica, per apprendere quanto più le era possibile e portarne beneficio alle pazienti pistoiesi. Con l’avvento della pandemia si è nuovamente spesa affinché fossero garantiti gli interventi, e come una pallina in un flipper è corsa ovunque ci fosse disponibilità di sale: al San Jacopo – dove erano in parte usate come reparti Covid – e quindi Pescia, Prato e persino alcune strutture private con le quali l’Azienda aveva stabilito convenzioni.

Perciò non mi sono – e non ci siamo – stupita sapendo che è stata nominata Direttore della SOS Chirurgia Senologica San Jacopo, ruolo che peraltro ha già dimostrato di saper gestire egregiamente.

Non amo scrivere pubblicamente raccontandomi in prima persona – è poco professionale – ma sono certa che mi perdonerete per averlo fatto in questa occasione: mi capirete, soprattutto se siete state sue pazienti, anche se basta vederla una volta per apprezzarla. Chi frequenta Voglia di Vivere ha avuto modo di conoscerla da vicino (per esempio, la foto che la ritrae è stata scattata alla cena dello scorso 28 luglio), quindi anche senza dover essere “tagliuzzata” ne avrete apprezzato la semplicità con cui si pone in ogni situazione. Dal mio primo incontro con lei di tempo – per mia fortuna e anche grazie a lei! – ne è passato ormai parecchio, lei è cresciuta molto nella professione ma nel profondo è rimasta la ragazza acqua e sapone che sorrise luminosa venendo a visitarmi. Grazie Maria, buon lavoro!

 

Tutta un’altra musica

Sanissima abitudine, la tradizionale cena d’estate a Villa Storonov, con la quale Voglia di Vivere saluta le amiche augurando loro di trascorrere una buona estate è tornata. Salvo un piccolo particolare: vogliamo scoprire quale? Come sempre è stata ospitata dalla Fondazione Jorio Vivarelli… come sempre organizzata dalle

Morena Torresi, una delle più attive volontarie in associazione.

vivacissime volontarie dell’associazione… come sempre sostenuta dall’entusiasmo di amici e soci che sanno di trascorrere una serata piacevole… come sempre solidale in favore dei servizi di supporto oncologico… sembra tutto come sempre, eppure… c’è stata una musica diversa.

Il cielo di Voglia di Vivere si è acceso, questa volta, di stelle che hanno introdotto a una serie di incontri che – soprattutto per chi resterà in città – potranno diventare lo svago giusto per ricaricarsi, in compagnia. Se in agosto saranno attive le camminate della salute, settembre proporrà tre appuntamenti:

  • Ricostruire la bellezza, con la consulente di immagine Giada Baldini, e la storica Francesca Rafanelli per gli Amici della Forteguerriana, che “duetteranno” sul palcoscenico del Parterre, che ben si presta a parlare della rinascita dopo un periodo di difficoltà.
  • Gastroanomia: errore o verità?, con Lisa Sequi e Sonia Faenza a trattare l’argomento nutrizione, insieme ad Alessandra Chirimischi che ne analizzerà la comunicazione
  • Mi racconto il mio viaggio, con le psicologhe Beatrice De Blasi e Claudia Bonari, di nuovo insieme ad Alessandra Chirimischi, a considerare i benefici della scrittura come strumento terapeutico.

Si tratta di tre incontri che si terranno i mercoledì 8, 15 e 22 settembre alle ore 17,30 per accompagnare all’evento clou di domenica 3 ottobre. La Camminata in città, starete pensando, ma la risposta è un po’ si e un po’ no… per saperne di più scarica la LOCANDINA SALUTE PARTERRE

Dovrebbe essere già chiaro che, tutto questo, Voglia di Vivere lo sta facendo non da sola ma con la Filarmonica Pietro Borgognoni, con la quale si è stabilito un rapporto di collaborazione molto stretto: la Borgognoni ha avuto il merito di prendersi cura dello spazio del Parterre quando a nessuno – o, comunque, a pochi altri – interessava, e continua ad avere un ruolo da protagonista nel collaborare alla ristrutturazione di questo bellissimo luogo pistoiese. Perciò, sotto la volta stellata del 28 luglio, i due sodalizi hanno suggellato questa piacevole sinergia di intenti con la presenza della Borgo Band che ha contribuito non poco a rallegrare l’aria di festa.

Naturale coronamento di una serata coi fiocchi, una coloratissima esposizione di torte, tante e variegate, alcune gustose per gli occhi oltre che per il palato, altre meno belle da vedere ma sempre buone e, in ogni caso, tutte accomunate dall’essere state impastate con quel superbo ingrediente che è il cuore.

Marta Porta, Past President Voglia di Vivere, insieme al team Breast Unit.

Che dire, poi, della presenza di alcune donne molto… rosa! Abbiamo avuto la Breast Unit del San Jacopo quasi al completo, con Maria Sciamannini insieme alle sue più strette collaboratrici, Angelica De Luca e Rachele Balzo. Assenti più che giustificate Miriam Ricasoli e Mariella Margelli, del DH Oncologico, e Monica Chiti, responsabile della Direzione infermieristica, che hanno comunque fatto avere un messaggio di saluto.

Il Sindaco Alessandro Tomasi con la nostra responsabile della comunicazione, Alessandra Chirimischi.

Infine il nostro Sindaco, Alessandro Tomasi, commensale tanto simpatico quanto rassicurante, che ringraziamo per essere stato con noi.

Davvero una bella serata, probabilmente vissuta con maggiore intensità del solito per il forte desiderio di ritrovarsi. E se gli abbracci ancora non sono consentiti, trascorrere qualche ora all’aria aperta, insieme, ha però aiutato lo spirito a risollevarsi: e la serenità che traspare dalle foto ne è testimonianza.

 

In un batter d’ali

Una splendida varietà di torte ha reso più dolce il gusto della Cena sotto le stelle 2021. Dicevamo tante e variegate, alcune gustose per gli occhi oltre che per il palato, altre meno belle da vedere ma sempre buone e, soprattutto, tutte accomunate dall’essere state impastate con quel superbo ingrediente che è il cuore.

La più apprezzata per il gusto la cheesecake alla nocciola… una vera delizia, morbidamente appetitosa. Pareva dicesse “Mangiami!” coi suoi coriandoli di granella e filanti stelle di cioccolato…

La più apprezzata per la vista, però, è stata la crostata di farfalla… ops! di frutta, non soltanto per la fantasiosa e bella realizzazione, dove la freschezza della frutta portava un senso di refrigerio in una calda giornata estiva, ma anche per il significato simbolico che la farfalla rappresenta: un leggero batter d’ali, gioia di volare di nuovo nella rinascita a nuova vita.

Via… col vento?

No, non “con” il vento ma “del” vento: questa volta Rossella e Rhett non sono di scena. Piuttosto, può aver qualcosa a che vedere la nostra amica Gianna (Manzini) che in via del Vento a Pistoia c’è vissuta, molto tempo fa. In questa occasione, infatti, parliamo di Via del Vento sotto forma di “cultura”, termine che al pari di ogni altro comunemente percepito come altisonante incute un certo timore, erroneamente considerato come riservato a pochi eletti. In realtà il suo significato ha respiro ben più ampio.

Tanto per capirci meglio citiamo l’enciclopedia Treccani, che definisce la cultura «L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo della personalità, contribuendo ad arricchire lo spirito, a sviluppare o migliorare le facoltà individuali, specialmente la capacità di giudizio» (clicca qui se vuoi consultare la voce completa).

Da sempre Voglia di Vivere si impegna a far sì che la “cultura” – intesa proprio ad ampio respiro – sia parte di noi, perché contribuisce ad arricchirci e, di conseguenza, a offrirci più e migliori occasioni di benessere. Lo andiamo ripetendo a parole, ma soprattutto con i fatti concreti, per mezzo delle attività della nostra associazione, che ai servizi più propriamente sanitari affianca un ricco ventaglio di attività ludico-formative, l’ultima delle quali è stata il laboratorio letterario (ma mica penserete che ci fermeremo qui, vero?).

Lo citiamo perché è il più adatto, in questa circostanza, a ringraziare Fabrizio Zollo – titolare della casa editrice Edizioni Via del Vento – che generosamente (la quantità di scatole nella foto lo racconta bene!) ci ha regalato una bella serie dei suoi libri, pubblicazioni di riconosciuto valore culturale, per farne dono alle amiche di Voglia di Vivere.

Parterre luogo di tutti

La nostra festa al Parterre ha offerto l’occasione per promuovere le iniziative in corso a sostegno di questo meraviglioso spazio pistoiese.

Luigi Pavesi

I numerosi consensi dopo che il FAI lo segnalò come “Luogo del cuore”  hanno mantenuto viva l’attenzione sul complesso monumentale che, finalmente, potrà essere restituito alla città come luogo completamente vivibile: pur non essendoci ancora una destinazione d’uso ben precisa – se non l’impegno dato da un vincolo che lo indica per benefici sociali – intanto si moltiplicano le iniziative per sostenerne il restauro perché è palese che i pistoiesi amano il Parterre.

Voglia di Vivere, con piacere, ha iniziato lo scorso anno a prendere parte a molte attività, e molte ne ha in ponte per i prossimi mesi, e nel frattempo ha dato voce durante il suo evento a Luigi Pavesi, della Associazione Amici del Parterre e Filarmonica Pietro Borgognoni, e Marco Leporatti, della sezione Soci Coop Pistoia, per presentare alcune proposte.

Marco Leporatti

Intanto la Lotteria Parterre, promossa per raccogliere ulteriori fondi da destinare al restauro del Pantheon degli Uomini Illustri (il costo di ciascun biglietto € 3,00 e i premi sono buoni spesa del valore di € 300-200-100-50 e 50, da spendere nei negozi della Unicoop Firenze: l’estrazione si terrà domenica 10 ottobre alle ore 16.00 sul Parterre) di cui sono stati venduti parecchi biglietti fra i presenti alla premiazione Voglia di Vivere, che a prescindere dai ricchi premi rappresenta un modo per sentirsi più coinvolti, per poter dire un giorno “Anche io ho fatto la mia parte nel ridare significato a questo pezzo di storia!”.

Poi c’è anche un altro modo per sentirsi “compartecipi” di questa rinascita: chi fa la spessa in un negozio Unicoop Firenze, può dichiarare di aggiungere una somma (quello che vuole, può essere 1 euro come 10 o altro) che sarà raddoppiata e messa a disposizione per i lavori di restauro.

Il crowdfunding (o raccolta popolare come preferisce definirla Paola Birindelli, presidente della sezione Soci Coop Pistoia) è stato presentato lo scorso aprile durante una conferenza stampa (leggi la notizia su L’informatore). Con l’augurio che la campagna promozionale sia ben partecipata da molti. Senza dimenticare che, ciascuno di noi, può fare la propria parte perché il Parterre sia luogo di tutti!

Chi lo desidera, può rivolgersi a Voglia di Vivere che fa la sua parte nella vendita dei biglietti per la Lotteria Parterre.

 

 

Un pomeriggio da ricordare

Ne sentivamo tutti un gran bisogno, e probabilmente è stata questa la chiave principale del successo riscosso dal nostro evento di sabato scorso, 29 maggio 2021. Un evento sospirato, rimandato dal sabato precedente a causa del maltempo, accolto con gioia dalle tante amiche e amici che hanno risposto al nostro invito: d’altronde, c’erano proprio tutti i motivi per accorrere con simpatia nel meraviglioso spazio che ci ha ospitate, il Parterre.

La prima classificata al concorso fotografico 2020, Emanuela Tavella, e Vittorio Gori primo nella classifica popolare su Facebook.

Luogo magico in città, mantenuto pulsante dagli amici della Filarmonica Pietro Borgognoni che da decenni fanno risuonare di vita le mura del suo edificio, il Parterre sta tornando agli antichi splendori grazie alla “voglia di vivere” della banda, che ha molte attinenze con la nostra Voglia di Vivere permettendo ai nostri sodalizi di trovare vie di condivisione e di collaborazione.

Riccardo Ciulli, primo classificato al concorso fotografico 2019, riceve il premio da Rossella Baldecchi, giurata in entrambe le edizioni.

In questo sabato di fine maggio, l’occasione per convocare le amiche e gli amici al Parterre era data dalla premiazione dei nostri concorsi, dai più recenti “Sento, vedo, racconto la Camminata che vorrei” e “A tavola con la tradizione. In cucina fra le sponde del Mediterraneo”, a quello fotografico del 2019 “Sento, vedo, racconto. Il ritratto della salute”, per il quale lo scorso anno non fu possibile (per i noti problemi!) tenere la premiazione.

Una rappresentanza significativa dell’ospedale San Jacopo: da sinistra Mariella Margelli (caposala day hospital oncologico), Monica Chiti (responsabile direzione infermieristica) e, di spalle, Miriam Ricasoli (oncologa).

Ottimi i motivi per far festa, quindi, amplificati come dicevamo all’inizio dal condividere la Voglia di Vivere serenamente un momento di socialità, all’aria aperta. La magia del Parterre si è fatta sentire più intensa del solito, rallegrata questa volta non dalla musica della Filarmonica Borgognoni ma dalla giovialità delle voci, scambievolmente liete di parlarsi guardandosi negli occhi e facendo passare da dietro le mascherine un sorriso di felicità, e già dalle poche immagini che proponiamo traspare la freschezza dell’incontro.

 

Cliccando qui , invece, potete vedere il filmato realizzato per TVL da Gina Nesti.

Chiudiamo questo breve resoconto con le giurate dei concorsi: non tutte erano con noi, ma salutiamo e ringraziamo Francesca Rafanelli, Lisa Sequi e Laura Pelagatti per la loro disponibilità. Le altre si sono messe in posa con Deanna Capecchi, Presidente di Voglia di Vivere. In posa per la foto ricordo Alberica Girardi, Deanna, Chiara Corsini, Rossella Baldecchi e Sandra Marliani, ritratte davanti a un manifesto molto significativo “Parterre luogo di tutti”… ma cosa significa esattamente?

In cerca di parole

Donne fra loro molto diverse, ma allo stesso tempo molto uguali, hanno appena terminato il primo dei “cammini di parole” organizzati con il laboratorio letterario di Voglia di Vivere. È stata una gran bella esperienza, coinvolgente perché attraverso gli esercizi di scrittura ciascuna ha avuto modo di scoprire alcuni aspetti meno evidenti della propria personalità, ma anche di dare forma a sensazioni che altrimenti sarebbero rimaste chiuse.

Donne uguali, dicevamo, assimilate dal piacere di mettersi a confronto prima di tutto con loro stesse, ma anche predisposte all’ascolto de l’“altra” arricchendosi vicendevolmente, e che proprio per questo possono meglio apprezzare le sfumature che differenziano ciascuna, rispettandole. Il risultato – quello che va oltre gli elaborati, peraltro di grande interesse – è stato il consolidarsi di un senso di amicizia che le trova accomunate nella condivisione di valori, aspettative, consapevolezza verso il futuro.

Presto il laboratorio letterario inizierà un nuovo ciclo di incontri, sempre finalizzato a generare parole che sappiano assecondare le nostre emozioni. Intanto un grazie per l’entusiasmo condiviso dalle prime partecipanti, dando appuntamento al prossimo laboratorio: perché ci sono ottimi motivi per continuarlo!

Con un sincero grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, il cui contributo ha permesso di alleggerire il peso della “reclusione”.

Per restare aggiornati telefonare o scrivere in Associazione

0573 964345, vogliadivivere@vdvpistoia.org

Un concorso tira l’altro

Con maggio iniziano a maturare le ciliegie, frutto preziosamente saporito che induce ai piccoli peccati di gola, quanto mai appropriati visto che… il 22 maggio ci troveremo per parlare allegramente anche di “gola”.

Siamo infatti arrivate alla resa dei conti con i due concorsi promossi in autunno (In cucina fra le sponde del Mediterraneo  e Sento, vedo, racconto la camminata che vorrei): conti fatti con l’aiuto delle rispettive giurie, ovvero quelle ufficiali del concorso di cucina, quelle del concorso fotografico e anche dalle giurie popolari che hanno votato dalla nostra pagina Facebook sia per la gara di ricette sia per quella delle foto.

Ecco, vi abbiamo riepilogato il perché ci sarà da fare festa, non resta che vederci sabato 22 maggio alle ore 16,30: non prendete impegni, raggiungeteci al Parterre di Piazza San Francesco dove, oltre alla premiazione dei partecipanti alle gare, ci saranno ad attendervi altre simpatiche sorprese, frutto della sinergia di intenti fra noi, la Filarmonica Pietro Borgognoni e Giorgio Tesi Group.

E poi, chissà, che ispirati dalle ciliegie – una tira l’altra! – non riusciremo a far venire anche a voi la voglia di partecipare alle prossime edizioni!

 

Dubbi tempestosi

Sveliamo o non sveliamo? Questo il dilemma che ci tormenta! Noi sappiamo già come sono andate le cose ai concorsi “A tavola con la tradizione. In cucina fra le sponde del Mediterraneo”  e “Sento, vedo, racconto la Camminata che vorrei”, e non ci dispiacerebbe raccontarvelo. Però… non pensate anche voi che lasciare un po’ di suspense intorno ai risultati concorra a generare un’aura di fascino misterioso?

Quindi, se il voto della giuria popolare potete vederlo subito dalla pagina Facebook di Voglia di Vivere (per le ricette clicca qui, per le foto clicca qui), per conoscere l’esito finale con il giudizio delle giurie ufficiali dovrete invece attendere… cosa? vi starete chiedendo.

Lasciateci ancora civettare un po’, ci proviamo gusto a far le misteriose! Tanto sapete bene che, come sempre, stiamo lavorando per svelare i misteri in modo che diventi un momento da ricordare.