Il Tumore della mammella: un percorso integrato nella Breast Unit di Pistoia

Scritto da Daniela Ponticelli, giovedì 14 dicembre  2023

È anche nell’ottica di una sempre maggiore integrazione tra Territorio e Ospedale che nei giorni scorsi si è svolto un incontro tra i professionisti della Breast Unit del San Jacopo, il percorso dedicato alle pazienti con patologia senologica, e i Medici di Famiglia delle AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali) di Pistoia, Quarrata, Agliana, della Montagna Pistoiese e di Monsummano. 

Le donne accedono alla Breast Unit, specializzata nella diagnosi precoce e nella cura del tumore al seno, attraverso i centri screening e/o indirizzate dai Medici di Famiglia. L’incontro è stato introdotto dal dottor Luis Sanchez, direttore della struttura operativa complessa di Chirurgia Senologica, che ha affermato: è molto importante avere centri specializzati con gruppi multidisciplinari per rispondere più tempestivamente e aumentare così le possibilità di guarigione e di sopravvivenza“. La struttura operativa di Chirurgia Senologica, diretta dalla dottoressa Maria Sciamannini ha infatti il suo punto di forza nell’integrazione tra staff medico e infermieristico esperto. La referente Angelica De Luca sottolinea l’importanza del fatto che le pazienti sono accompagnate e seguite nell’intero percorso di malattia: dalla diagnosi, alle terapie e ai follow up.

“Il tumore della mammella – ha spiegato la dottoressa Sciamannini (nella foto durante una seduta operatoria) – è una patologia molto complessa: non esiste un solo tumore al seno ma ne esistono molti tipi che differiscono anche a livello molecolare. Ciascun tumore va identificato in modo corretto, affinché si possa stabilire la terapia più mirata ed efficace. E’ quindi fondamentale che i vari specialisti si confrontino tra loro per definire insieme un percorso diagnostico-terapeutico personalizzato.

Una donna trattata in una Breast Unit non deve andare personalmente alla ricerca del radiologo, del chirurgo, dell’oncologo e perdere tempo prezioso per riportare tutte le informazioni, perché nella Breast Unit è l’equipe multidisciplinare, che definisce e organizza, di volta in volta, gli esami diagnostici e i trattamenti. Questo facilita molto in una fase che già di per sé è molto difficile da affrontare perché dopo una diagnosi di tumore la paziente è afflitta dalle preoccupazioni, dall’ansia, dalla paura del tumore e delle terapie, quindi il suo percorso va semplificato al massimo, guidandola e accompagnandola nella varie fasi di cura”.

I servizi e i professionisti della Breast Unit anche se non sono fisicamente vicini lavorano come una entità unica.

Ha aggiunto Sciamannini: “Tante sedi, un’unica squadra: ogni settimana ci incontriamo per discutere tutti i casi clinici e si collabora quotidianamente; nello stesso tempo le donne pistoiesi e della Valdinievole sono sottoposte alla maggior parte delle visite e delle terapie nelle sede più vicine al loro domicili”.

Fondamentale è infine la partecipazione attiva delle Associazioni di Volontariato che supportano le pazienti con numerosi progetti e servizi (offrono anche a donne sole la possibilità di essere accompagnate a eseguire esami diagnostici e terapie). A questo proposito all’incontro è intervenuta anche Deanna Capecchi, presidente dell’associazione Voglia di Vivere, che offre un considerevole e prezioso contributo alla Breast Unit di Pistoia.

Ogni professionista (radiologi, anatomopatologi, chirurghi, oncologi radioterapista, infermiera case manager) nel corso dell’incontro con i Medici di Famiglia ha esposto informazioni di carattere scientifico e modalità di accesso al proprio servizio in particolare oltre ai dottori Sanchez e alla dottoressa Sciamannini: il dottor Federico Spolveri per quanto riguarda la chirurgia ricostruttiva, l’oncologo dottoressa Miriam Ricasoli, il direttore della struttura operativa complessa di Radioterapia dottor Marco Stefanacci, il direttore della struttura operativa di oncologia medica del S.S. Cosma e Damiano la dottoressa Ilaria Pazzagli e i direttori delle strutture di radiologia senologica della Valdinievole e di Pistoia rispettivamente i dottori Claudio Guerra e Sara Frati.

 

Laudiamo Maria

Nonostante l’imperversare della pandemia, da quando l’incubo Covid ha iniziato a spargere dolore intorno a sé, comportando disagi vitali anche a persone che necessitavano di interventi urgenti per le loro patologie oncologiche, nella nostra città abbiamo potuto contare sulla volontà del personale sanitario che ha saputo anteporre il giuramento a Ippocrate alle proprie esigenze. In primis, mettersi nei panni del paziente, delle sue aspettative, delle sue paure.

Il Prof. Umberto Veronesi, a questo riguardo, ha sempre affermato che la medicina fosse prima di tutto umanizzazione della cura, «Per curare qualcuno bisogna sapere chi è, che cosa pensa, che progetti ha, per cosa gioisce e per cosa soffre. È importante che chi sta male e ha paura sappia che il medico la vede come una donna e non come un utero, un seno o un polmone», riconoscendo la pienezza del rapporto sanitario-paziente.

Un ruolo molto speciale, nel mantenere pulsante il cuore della Breast Unit, va alle infermiere, coordinate dalla D.ssa Monica Chiti responsabile della Direzione infermieristica al San Jacopo, che qui vediamo – in occasione dell’Abbraccio al Parterre – insieme a Mariella Margelli, Caposala al Day Hospital oncologico, e Angelica De Luca, infermiera assegnata proprio alla Breast.

Allo scopo di mantenere l’attenzione sulla consistenza di questo messaggio, Europa Donna invita le pazienti a segnalare il medico che maggiormente risponde al profilo indicato dal Prof. Veronesi: dal 1° al 31 ottobre, possono esprimere la loro preferenza per il proprio Laudato medico (si possono indicare 4 diverse preferenze, una per ciascuna specialità sanitaria), riconoscendone sia le qualità mediche come quelle umane.

Voglia di Vivere ha scelto di segnalare il nome della D.ssa Maria Sciamannini, direttrice della unità di chirurgia senologica al San Jacopo di Pistoia e responsabile della Breast Unit locale. Una scelta dettata per riconoscerne le eccellenti qualità come chirurgo, e anche per darle il giusto merito di essersi presa cura delle pazienti senza mai tirarsi indietro e senza mai perdere il senso della umana attenzione che queste si aspettavano da lei. Nonostante il Covid, il numero di donne operate da lei nel 2020 ha superato quello dell’anno precedente perché, come più volte l’abbiamo sentita affermare «Non puoi negare l’intervento a una donna che ti implora di operarla, perché vuole avere una chance di vittoria sul cancro.»

Voglia di Vivere, in questa posizione, ritrova lo spirito che ha ispirato il Laudato Medico a Europa Donna: perciò sosterrà, e invita a sostenere, la candidatura della nostra Maria Sciamannini. Senza trascurare, poi, che questo riconoscimento va oltre l’aspetto individuale, perché contribuisce a portare la giusta attenzione verso la Breast Unit nella quale lavora, insieme a uno staff di personale sanitario altamente qualificato, un’eccellenza di cui il San Jacopo può essere fiero, cui le pazienti possono affidarsi con totale fiducia. Una fiducia fatta non soltanto di parole ma che si tocca, anche presenziando alle attività organizzate da Voglia di Vivere, come l’Abbraccio al Parterre che ha aperto ufficialmente il mese della prevenzione.

Per votare è sufficiente cliccare qui e seguire le istruzioni: e poi… passaparola!

Maria Sciamannini, insieme a Marta Porta e Deanna Capecchi, alla Camminata in Città del 2018.